PROGETTO DIDATTICO DI EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ NELLA SCUOLA ELEMENTARE

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Il laboratorio “Amica Africa” è stato suddiviso in quattro parti:

la prima parte ha consistito in una presentazione dell’Africa da un punto di vista geografico e quindi della sua connotazione come continente a noi vicino ma assai diverso dall’Europa sia per dimensioni che per caratteristiche climatiche e ambientali. Attraverso l’utilizzo di un palla-mondo e di un planisfero si è fatto confrontare ai ragazzi le dimensioni dell’Italia e dell’Europa rispetto ad alcuni stati africani. Si è parlato di meridiani e paralleli e ragionato con loro di fusi orari, equatore, tropico del cancro e tropico del capricorno zone climatiche e ambienti. Si sono fatti cartelloni che rappresentano l’ambiente del deserto con le creature che lo abitano, della savana con i relativi animali e della foresta equatoriale.

Nella seconda parte abbiamo trattato molto rapidamente la storia dell’Africa dai primi uomini di cui sono state rinvenute tracce nelle Rift Valley (Lucy) fino alle scoperte geografiche.

Abbiamo percorso secoli di storia mettendo in evidenza le grandi civiltà africane (soprattutto egizia) e il continuo susseguirsi di invasioni cui è stata soggetta l’Africa da parte di Fenici, Greci, Romani,

Vandali, Bizantini, Arabi. Poiché il programma di studio degli allievi di V elementare arriva solo alla storia romana ci si è limitati a brevissimi accenni perché quanto premeva far notare ai ragazzi era soprattutto il fatto che sono sempre state le popolazioni africane ad essere invase da altri popoli e non viceversa. Sono stati fatti cartelloni con piccoli disegni che rappresentano i personaggi delle varie civiltà. Per quanto riguarda le esplorazioni geografiche del XV secolo si è messo a confronto la scoperta dell’America con la scoperta della vera “via delle Indie” che venne fatta dai navigatori portoghesi circumnavigando l’Africa. Si è parlato dei prodotti preziosi che costituivano l’attrattiva

principale dei mercanti europei: le spezie, l’avorio, l’oro, l’ebano, l’incenso e che fino a quel momento erano stati appannaggio dei mercanti arabi.

Nella terza parte abbiamo affrontato due argomenti che hanno segnato in modo indelebile la storia dell’Africa: il colonialismo e la tratta degli schiavi.

Per far comprendere ai ragazzi che cosa ha significato effettivamente la spartizione dell’Africa ad opera degli stati europei nel XIX secolo ci si è serviti di un semplice gioco che consisteva nel distribuire bandierine colorate di colori diversi (es. rosso per la Francia, viola per l’Inghilterra, giallo per il Portogallo ecc.) che poi gli alunni sono andati a incollare sulla carta geografica nel relativo stato africano colonizzato e via via che le bandierine venivano collocate l’Africa veniva occupata, fino ad esserlo totalmente. I ragazzi si sono dimostrati molto colpiti dal fatto che tutta la terra africana fosse stata presa dagli europei. Si è cercato anche di far comprendere che la colonizzazione per la popolazione che la subisce è una vera invasione e quasi sempre ha comportato vittime innocenti oltre che soprusi di ogni genere per un periodo durato più di un secolo. Anche le lotte per l’indipendenza dei singoli stati sono costate spargimento di sangue e grandi sofferenze per le popolazioni.

Altro tema che ha molto interessato e colpito i ragazzi è stata la schiavitù.

Dalla scoperta dell’America ha avuto impulso la tratta degli esseri umani dall’Africa all’America. E’ risaputo che nell’arco di tre secoli più di 10 milioni di africani sono stati trasportati in America sulle navi negriere e qui venduti come schiavi. Si è provato a ragionare con i bambini di come possa essere la condizione di schiavo e di quali conseguenze questa dolorosa fase della storia, che è una vergogna per noi europei, possa ancora condizionare la vita delle popolazioni africane.

Si è anche voluto mostrare ai ragazzi che, nonostante tutto, ci sono uomini e donne che sono stati importanti per l’Africa come Nelson Mandela, Abebe Bikila, Miriam Makeba e altri, così come ci sono stati anche degli europei che hanno aiutato le popolazioni africane come Raoul Follereau, il Dott. Albert Schweitzer e molti missionari e volontari di ONG e associazioni.

A conclusione di questa terza parte si è chiesto ai ragazzi di scrivere brevi pensieri sulla pace e la libertà. Questi pensieri sono stati raccolti in quattro cartelloni.

Nella quarta parte del laboratorio si è parlato dell’attività che la nostra Associazione Orizzonte Africa svolge da circa quindici anni a favore del villaggio di Matadi Babusongo nella Repubblica Democratica del Congo . Sono state mostrate le fotografie del villaggio e dove è stato possibile si è utilizzata la lavagna multimediale collegata al computer sia per mostrare foto che per proiettare un filmato su una missione a Kinshasa con la quale siamo in stretti rapporti.

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